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Breganze Design


 Non mi era mai capitato di parlare con qualcuno che aveva progettato una moto cosi da potergli chiedere il perchè di certe scelte tecniche estetiche e sicuro che questa mia curiosità e condivisa anche da voi e vi riporto qui quello che mi ha detto Pino V. Cincotta , in arte Cinko colui che ha seguito e sviluppato la Breganze moto ripercorrere i fasti della gloriosa Laverda , vi dico solo che la sua passione motoclistica parte da lontano e che si è fatto la sua bella gavetta presso artigiani del calibro di Fabrizio Di Bella alias McDeeb.



"Devi sapere che ho subìto per decenni il fascino delle moto Laverda di Breganze per via di un episodio accaduto durante la mia infanzia e precisamente nell’estate del 1985 quando, in una bella giornata al mare lungo le spiagge dello Ionio lucano, mi ritrovai a tu per tu col muso di una moto che secondo me è una delle più belle moto di tutti i tempi: la Laverda SFC.
Questo ricordo, precoce innamoramento per le moto italiane e le loro inimitabili linee, ed in più la tenacia nel voler perseguire a tutti i costi quanto mi fossi imposto diverso tempo addietro mi hanno accompagnato all'interno del progetto Breganze SF750 col ruolo di stilista- designer, essendomi direttamente proposto con il progettista, Davide Carboniero.



La mia idea per il progetto,è stata fin dall'inizio quella di attingere direttamente dal DNA delle Laverda della produzione Breganze, studiando attentamente le gloriose linee della SF, di alcune stupende specials by Brettoni ed in particolare proprio della SFC, per poi cercare di reinterpretarne l’essenzialità e nel
contempo l’ambizione di riproporne in chiave moderna fascino e carattere. Amante viscerale delle cafè racers anni '60-70, metto a punto bozzetti su bozzetti passando da linee futuribili ad altre sempre più old style ma mai sfacciatamente nostalgiche e ridondanti.
L'obiettivo era quello di arrivare a linee pure e senza tempo senza distaccarmi dai canoni tipici della più pura tradizione stilistica e motociclistica italiana, per giungere ad una moto nuova, ricercata e tecnologicamente avanzata.
I vincoli imposti però erano tanti e tra i più svariati, dal propulsore (l'ultimo in ordine di tempo della produzione Zanè), al serbatoio e quindi la relativa posizione sottosella, l'impiantistica, le forcelle anteriori, i comandi al manubrio e quant'altro si potesse riutilizzare dell'ultima produzione Laverda in modo da contenere i costi ma cercando di distaccarsi nettamente da linee e concetti propri delle ultime moto prodotte dal marchio vicentino.




Lì ho capito davvero cosa significasse disegnare una moto. Le linee su un foglio non sono nulla senza essersi misurati con i vincoli tecnici.
Per capire davvero ingombri e masse si passa alla modellazione direttamente sul telaio approntato da Taraki, con su motore, ruote, forcellone e forcella. Successivamente all'allestimento della maquette di studio passano diversi giorni ed il progetto, grazie a continui “brains stormings” con Davide abile modellista CAD, prende pian piano forma dalla mente allo schermo del pc. I volumi vengono semplificati ed armonizzati con le parti di serie, vengono studiati gli accostamenti delle plastiche, definite le grafiche e per il colore di presentazione e la scelta cade sul più classico arancio Laverda.
Nasceva così la SF ed il concetto di street cafè, una moto cioè a metà tra le cafè racers degli anni ’60- ’70 e le moderne e muscolose naked “streetfighters”; il concetto di street cafè racchiude in sé il fascino e l’essenzialità meccanico- stilistica delle prime e la tecnologia, le prestazioni ed il rigore di guida delle
seconde. Una formula gustosa o meglio, Sport Formula, che sta a rappresentare proprio lo sviluppo della nuova sigla SF.

Il prototipo venne presentato all'EICMA 2010.
Oggi Davide ed Enzo hanno costituito società e la versione definitiva della Breganze SF 750 ha ricevuto apporti tecnici sostanziosi e necessari affinchè la moto, da prototipo, potesse diventare una moto marciante a tutti gli effetti e quindi essere omologata secondo la normativa Euro3. Nuova centralina ed impianto elettrico, particolare attenzione posta sull'alleggerimento del mezzo, un nuovo telaio più rigido e leggero e consistenti aggiormamenti alla ciclistica fanno sì che il modello definitivo si distacchi nettamente dal prototipo apparso per la prima volta all'EICMA del 2010.
Di quel prototipo resta la linea, il concetto, lo sviluppo volumetrico e l'impostazione estetica, un'estetica che è stata adeguata non senza difficoltà ai vincoli tecnici ed ai pezzi di serie (sul modello definitivo davvero pochi ormai) facendo sì che essi diventassero peculiarità della moto e spunti estetici piuttosto che limiti per l’ispirazione.
Grazie davvero infinite Orazio per esserti interessato alla mia vicenda di vita ed alla mia professione. A sentirci presto,cordialmente.
Pino V.Cincotta

P.S. Il faro posteriore del prototipo era una chiara ripresa del “monocolo” della SFC, così come il portanumero elissoidale e la linea del codino.
La SF “prototipo” ha girato un giorno nel kartdromo di Ortona equipaggiata dal propulsore, dalla forcella, dagli impianti e dalla ruota anteriore del Laverda Formula 750 S di Enzo che riuscì a smontarla, riverniciarla e rimontarla nel suo assetto da fiera in soli 2 giorni! Subito dopo la prova su pista, condotta dal mitico CorradoTuzii, raggiunse su un furgone a noleggio la fiera di Verona (gennaio 2011). Quanto raccontatoin queste righe sull'avventura Breganze è possibile estrapolarlo dal banner da me composto in occasione della fiera di Verona Expo Bike 2011.

4 comments

  1. Tutto molto bello,.....tranne la moto che invece è mediocre tendente al bruttino.
    Molta passione, poco talento , molto sudore.
    Apprezziamo l'impegno, ma per me ...è NO!

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  2. Caro anonimo le opinioni posso essere condivisibili oppure no, ma mentre una complimento si può accettare anche senza firma una critica dovrebbe essere firmata almeno per forza alle proprie idee.
    Quindi ti invito a scrivere un altro commento cosi se nel caso qualche altro lettore non sia del tuo stesso avviso saprebbe con chi si sta confrontando a livello di gusti .

    Ciao.

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  3. immagino tu sia un virtuoso del design delle due ruote per stabilire chi abbia molto talento e chi ne abbia poco!!!
    invidio la tua saccenza e la tua infallibilità di giudizio!!
    con affetto.
    Marco

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  4. Marco credo che il tuo giudizio sia rivolto al primo commento ..o almeno spero

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